L’errore più grosso che si possa fare, in questa campagna
elettorale, è quello di inseguire il Berlusca nelle sue farneticazioni
demagogiche, beffarde, ciniche, farsesche ...
Il tentativo di competere con tale personaggio, sul terreno
mediatico e scenico, farebbe fare brutta figura anche al più esperto dei maghi
e degli istrioni, i quali sarebbero, comunque, obbligati a muoversi con qualche
misura e un minimo di buon senso, per rispetto degli spettatori. Il delirio di
onnipotenza, invece, consente all’unto del signor denaro di essere spregiudicato e spietato e di non
osservare alcun limite.
Tutti i dirigenti politici seri e responsabili, pertanto,
farebbero bene a tenersi completamente
fuori dallo scenario circense e dal terreno melmoso quotidianamente
alimentato dal Berlusca.
La situazione del nostro Paese, in buona parte per colpa di
siffatto personaggio, è grave dal punto di vista economico, politico, morale e
nella considerazione internazionale, perciò è un dovere, per tutte le forze
politiche serie e per tutti i cittadini onesti, operare una netta cesura con il
berlusconismo.
Si prospettino all’elettorato le scelte che si intendono
fare, le strade che si vogliono percorrere, gli obiettivi che si vogliono
raggiungere e la si smetta, una buona volta, di cincischiare con le ciniche
smargiassate berlusconiane, proposte e riproposte, in maniera ossessiva, dagli
strumenti di informazione asserviti o in cerca di audience.
Anche sulla prospettiva delle alleanze post-elettorali le
forze politiche la smettano di creare confusione nella testa dei cittadini: con
il voto gli elettoti sono chiamati ad esprimere un giudizio, anzitutto, sulle
liste e coalizioni presentate e sui programmi proposti.
Rispetto a ipotetiche alleanze future, nel caso in cui non
scaturisse alcuna maggioranza dalle elezioni, le forze politiche, in campagna
elettorale, farebbero bene a indicare unicamente i confini politici e
programmatici entro i quali sono disponibili a confrontarsi e misurarsi con le
altre rappresentanze parlamentari.
Gli elettori hanno il diritto di esprimere il proprio voto
su posizioni chiare e non su strategie confuse, contraddittorie e mistificate.
Basta, dunque, con le promesse mirabolanti e false! Basta
con le sceneggiate mediatiche e da circo! Basta con gli inciuci e le manovre
rocambolesche!
Care forze progressiste e riformatrici, se volete coltivare
la speranza di riacquistare la fiducia dei cittadini e sconfiggere il
qualunquismo imperante, avete una sola strada, quella di mostrare, anche nello
svolgimento della campagna elettorale, la vostra assoluta differenza, rispetto
alle forze, che ci hanno portato allo sfascio economico, civile e morale.
Il Paese ha bisogno di chiarezza, di verità, di rispetto, di
pulizia. Se non si parte da questi
capisaldi, continueranno a
diffondersi e trionfare i mali della sfiducia, del qualunquismo, del
populismo, dell’individualismo, ecc, ecc.
Oggi la miscela del berlusconismo e del grillismo
costituisce un pericolo per la stessa tenuta democratica del nostro Paese, ma
tutti dobbiamo sapere che a tale prodotto non si è giunti a caso, anzi dobbiamo
chiederci quanto ci ha messo ognuno di noi, dalla crisi della prima repubblica
ad oggi, “conservando di quella fase storica l’acqua sporca e gettando il bambino”.
Senza una svolta radicale il futuro sarà triste!
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